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Il Convento Agostiniano

Il Convento Agostiniano di Forza d'Agrò, costruito tra il 1559 e il 1591 per volere di Agostino Risini, si trova accanto alla Chiesa della Santissima Trinità. L'ingresso è tramite un arco in pietra dolomitica che conduce alla "Sala di San Nicola", oggi museo con una cripta per le sepolture dei monaci. Il chiostro, con pilastri quadrati e archi a tutto sesto, è particolarmente interessante per le sue volte a crociera.


Descrizione

Venne edificato tra il 1559 ed il 1591, su iniziativa di Agostino Risini di Forza d'Agrò. Si trova proprio accanto alla chiesa della Santissima Trinità. Appena superato il pregevole arco d'ingresso, ci si imbatte nella Sala di Santu Nicola, oggi adibita a Museo, che ospita, altresì, una cripta in cui venivano seppelliti i monaci di minore importanza. Sempre dalla sala di Santu Nicola, si accede alla cripta del convento, ove, invece, trovavano sepoltura gli abati ed i monaci più importanti; sono ancora visibili i sedili in pietra sui quali venivano seduti i cadaveri per la mummificazione.

Pregevole è il chiostro, caratterizzato da grossi pilastri quadrati, sormontati da archi a pieno centro; in corrispondenza di ogni arco è presente una finestra, nei sottoportici si possono ammirare le volte a crociera. Sempre al piano terra, si trova la sagrestia della chiesa della S.S. Trinità, ove è visibile un antico affresco del XV sec., scoperto, durante i recenti restauri, sotto 5 centimetri di intonaco. Il primo piano dell'edificio è caratterizzato dalla presenza delle celle dei frati e di due grandi sale, una delle quali era adibita a refettorio. Una lapide, presente dentro il convento, ricorda Agostino Risini, che lo edificò, il nipote di questo, Agostino Cacopardo, che provvide a restaurarlo e, infine, Giuseppe Lombardo, che il 26 aprile 1760, nel convento celebrò il Capitolo. Si apprende altresì, che la chiesa della S.S. Trinità era di proprietà dell'omonima confraternita; tuttavia monaci e confrati erano sottoposti all'autorità dell'Archimandrita di Messina, barone della vicina Savoca. Nel 1866, il convento venne espropriato, ospitò fino a pochi decenni fa il municipio di Forza d'Agò. Nel 2001 è stato pregevolmente restaurato, ad oggi ospita conferenze ed eventi vari.

Modalita di Accesso

L'accesso avviene attraverso una scalinata che attraversa l'arco Durazzesco, conducendo al piazzale adornato da piante di palma. A causa della scalinata necessaria per raggiungere l'ingresso, l'accessibilità per persone con disabilità motorie potrebbe essere limitata.

Galleria di immagini

Dove

Via Vanellazza, 80, 98030 Forza d'Agrò ME - 98030

Contatti

Pagina aggiornata il 06/03/2025 17:59:00

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